Incontro direttamente in campo tra i portacolori della Comunità del Melograno Onlus e le giallo blu dell’UPC Tavagnacco, testimonial d’eccezione della onlus che, dal 1996, opera a favore di persone adulte con disabilità intellettive ospitate presso la Casa Famiglia di Pradamano.

Si rinnova il sodalizio tra la compagine calcistica della squadra, che da sedici stagioni milita nella serie A di calcio femminile, e gli utenti dei del Melograno, scesi in campo con il Presidente Giorgio Dannisi al fianco delle giocatrici a cui hanno consegnato una targa portafortuna e a cui hanno fatto sentire il loro sostegno dagli spalti.

Da parte loro le giocatrici gialloblu hanno regalato una casacca di gioco al Melograno, come segno di stima e di riconoscenza per la gradita visita. “Ci ha fatto molto piacere ospitare il gruppo della Comunità del Melograno – chiarisce il presidente del Tavagnacco, Roberto Moroso, da sempre vicino alla Onlus –. Lo sport non deve essere solo agonismo, ma dare spazio alla condivisione, alle emozioni, alla solidarietà. Per noi è stato motivo di grande orgoglio poter condividere il pre e il post partita con gli ospiti del Melograno. Un appuntamento che contiamo di ripetere anche in futuro!”. Ormai la stagione dell’Upc Tavagnacco si è conclusa, con il raggiungimento del sesto posto in classifica e delle semifinali di Coppa Italia. Ora è tempo di vacanze per le giocatrici, con la società che invece è già al lavoro per preparare al meglio la 17esima stagione consecutiva nella massima serie della serie A femminile.

“Anche noi siamo stati protagonisti del decimo torneo di calcio che ha coinvolto le altre onlus della provincia”, affermano i ragazzi del Melograno che, sotto la guida di operatori qualificati, nel corso della giornata prendono parte a numerose attività occupazionali, sportive e di relazione progettate al fine di svilupparne l’indipendenza e la crescita in un ambiente familiare.

 

Tra queste il progetto “Dai e Vai” che, nel corso dell’anno scolastico, prevede degli incontri sportivi integrati che coinvolgono studenti e persone con disabilità. L’iniziativa, giunta all’undicesima edizione, intende promuovere l’integrazione e la reciproca conoscenza tra giovani e disabili attraverso un veicolo privilegiato come lo sport che permette di abbattere le barriere “mentali e fisiche”.

La onlus gestisce una casa famiglia a Lovaria di Pradamano dove è attivo il centro diurno e dove, a breve, verrà attivata anche la parte residenziale. La struttura infatti costituisce la risposta a quanti sono gravati dal problema del “Dopo di Noi”, legato all’invecchiamento dei familiari, fornendo una risposta adeguata ai bisogni di residenzialità protetta.

Oltre che casa famiglia per gli ospiti con disabilità, l’associazione opera affinché la struttura sia percepita come la “casa” dei cittadini di Pradamano e dei comuni circostanti, un punto di incontro e di crescita da valorizzare con il contributo dell’intera popolazione.

La Onlus sta promuovendo un intenso lavoro di sinergia e condivisione, tramite il quale stimolare la partecipazione e la cittadinanza attiva, invogliando le persone ad essere protagonisti e a fornire un personale contributo a favore della comunità.